Boom in bolletta: perché il gas metano costa di più?
11 Gennaio 2022
Negli ultimi mesi abbiamo visto il costo del gas schizzare verso l’alto e le bollette aumentare, con il risultato che le aziende sono state costrette a chiudere per i costi elevati o a far crescere il prezzo di beni e servizi. Anche se famiglie e cittadini ancora non vedono l’aumento, le imprese sì.
Basti pensare alla chiusura dei forni per la lavorazione del vetro a Murano a causa del costo del metano. Si tratta, tuttavia, di una condizione che potrebbe portare l’Italia a sfruttare le riserve naturali di gas presenti nell’alto Adriatico con un prezzo del gas di 5 centesimi al metro cubo anziché gli 0,70 centesimi attuali.
Purtroppo l’Italia ha deciso di importare gas metano, anche se l’alternativa sarebbe estrarre dal mare gli idrocarburi e usarli per risparmiare nel cucinare e riscaldarsi, come sa bene chi lavora nel settore da anni come Settala Gas. Il viaggio del gas da Libia, Algeria e Qatar porta a dispersioni del gas, a usare il 25% del metano per il trasporto e ad aumentare l’effetto serra del 30%.
Attualmente la legge tiene ferme 20 piattaforme per l’estrazione di gas dal mate in Italia, ma in Croazia si continua ad estrarre e l’impatto ambientale resta identico. L’unica conseguenza è che le famiglie italiane pagano il prezzo del gas dieci volte tanto.
A quanto ammontano gli aumenti di gas dell’ultimo anno?
Secondo gli ultimi dati Istat il costo del gas per le famiglie è aumentato del 31%, con un +41,8% per il mercato regolamentato e un +24,3% per il mercato libero. I rialzi sono destinati ad aumentare ad inizio 2022, quando diventeranno a doppia cifra.
In particolare per il 2022 ci attende un salasso non da poco e si prevede che ogni famiglia media italiana pagherà circa 370 euro in più rispetto al 2021, soprattutto se i prezzi dovessero continuare ad aumentare come avvenuto ad ottobre.
Quali sono le reali ragioni dell’aumento del costo del gas
Costo del gas e importo delle bollette aumentano per la carenza di riserve in alcuni Stati europei, ma soprattutto per le tensioni che coinvolgono Europa e Russia. Il gasdotto Nord Stream 2 è stato bloccato dalla Germania ed è osteggiato dagli Stati Uniti, dato che si tratta di un asset strategico per la Russia di Putin.
Il gas permette di produrre il 40% dell’energia usata in Italia per riscaldamento ed elettricità e la metà del nostro fabbisogno deriva proprio da Mosca. La dipendenza del gas è destinata ad aggravarsi man mano che si procede all’eliminazione del carbone e alla riduzione dell’uso del petrolio. Nei Paesi Europei sarà proprio il metano la base per produrre energia e non a caso la Commissione Europea ha incluso il gas tra le fonti energetiche che possono ricevere sussidi pubblici, per la compatibilità con gli obiettivi climatici.
Per questo sono in corso investimenti importanti con l’obiettivo di ridurre nel tempo l’uso di fonti inquinanti a favore dell’utilizzo di idrogeno. Un impegno verso l’ambiente che anche Settala Gas condivide producendo dal 1966 gas idrocarburi con elevato grado di purezza. Settala Gas opera nella distillazione e nel trattamento di gas idrocarburi e gestisce un impianto di produzione specializzata in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di qualità. Contattaci per scoprire i nostri prodotti!
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