Con Settala arriva l'aerosol ecologico
24 Settembre 2021
L’idea dell’aerosol, ovvero una sostanza tenuta sotto pressione e che fuoriesce da una valvola è di Erick Rotheim, ingegnere svedese che fa brevettare il prodotto nel 1926. Dal 1934 negli USA sono commercializzate le valvole che erogano il contenuto sotto pressione e anche in Italia negli anni ’50 sono disponibili le prime bombolette, con la nascita delle aziende riempitrici. Ha così inizio l’industria dell’aerosol e le ditte di scatolette e tubetti cominciano a produrre le oggi indispensabili bombolette in metallo.
Sviluppo dell’industria dell’aerosol
Nel 1965 nasce l’Associazione Italiana Aerosol, che ha l’obiettivo di stabilire leggi e normative che regolano l’industria dell’aerosol e che riunisce le aziende del settore. Solo negli anni ’50 i contenitori diventano bombolette in banda stagnata, materiale ferroso con uno strato di stagno che le rende resistenti e sicure. Negli anni ’60 il processo di saldatura della bomboletta si perfeziona con macchinari che aumentano notevolmente la velocità di produzione e la sicurezza del prodotto finale.
Si arriva così, sempre negli anni ’50, alla nascita delle macchine riempitrici e negli anni ’60 all’uso dell’alluminio per donare eleganza alla bomboletta, che è litografata a quattro e sei colori. Dal 2000 si applica lo sleever, una pellicola elegante e con l’uso dell’alluminio cambia anche la forma, che si sbizzarrisce in tanti modelli diversi. Oggi le bombolette aerosol sono litografate esternamente e laccate internamente.
Oggi le bombolette aerosol sono litografate esternamente e laccate internamente. Nel 2010 nascono le prime bombolette in plastica PET in USA
Pro e contro dei diversi propellenti
Il propellente più usato oggi sono gli idrocarburi per la facile degradabilità e la grande disponibilità sul mercato.
Si tratta di un ottimo propellente, anche se infiammabile così come il DME (dimetiletere) e l’HFO, presente sul mercato dal 2007. Cominciano a pervenire critiche sugli HFO: anche se hanno GWP prossimo allo zero, danneggiano ozono per degradazione , sono debolmente infiammabili. Sempre dal 2000 si sono diffusi come propellenti i gas compressi ovvero anidride carbonica e azoto, che sono gas non infiammabili e ecologici ma con una pressione interna elevata
Usi delle bombolette aerosol
Oggi la bomboletta aerosol è un normale prodotto che si usa in ambito casalingo, cosmetico, delle vernici , degli insetticidi, medicale e ludico, ma è anche presente nel settore alimentare. Nel 2017 sono state prodotte 5,7 miliardi di bombolette aerosol e l’Italia è il quarto produttore in Europa con 540 milioni di bombolette realizzate. (Dati di Federchimica AIA)
Settala gas e gli aerosol ecofriendly
Da oltre 40 anni Settala Gas è specializzata nella produzione di propellenti aerosol a base di idrocarburi eco-friendly con il marchio PURIFAIR. Si tratta di una lunga storia, che ha inizio negli anni ’70 con la realizzazione di un impianto di desolforazione degli idrocarburi per ottenere un propellente ecologico utilizzabile nel settore AREOSOL.
Questa decisione nasce dalla consapevolezza dell’alto impatto dei propellenti CFC sull’ambiente e dalla volontà di rispondere al Protocollo di Montreal, che ne ha richiesto la sostituzione negli anni ’80. Proprio negli anni ’80 Settala Gas diventa un punto di riferimento nel settore degli idrocarburi a si specializza nel fornire supporto tecnico e normativo alla clientela nel passaggio da CFC a idrocarburi. La gamma di miscele (butano, propano e isobutano) copre tutte le pressioni ed esigenze di formulazione specifiche per ogni cliente.
Un aerosol sostenibile è un prodotto oggi esistente e di cui Settala Gas è fiera e orgogliosa. Contattaci per saperne di più!
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