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MOSH e MOAH: tutto su queste sostanze

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MOSH e MOAH sono idrocarburi considerati contaminanti chimici, non aggiunti intenzionalmente ad alimenti e mangimi, ma che possono essere presenti come risultato di trasformazione, stoccaggio e trasporto. Tra i principali contaminanti chimici ci sono:

  • Metalli pesanti;
  • sostanze inibenti;
  • residui dei fitosanitari pregressi nelle produzioni primarie;
  • sostanze di migrazione chimica proveniente dalle superfici a contatto e da materiali di confezionamento non coerenti con l’alimento.
Oltre un certo livello la presenza di contaminanti rappresenta un rischio per la salute umana e animale. In questo contesto gli oli minerali MOSH e MOAH rappresentano una frazione chimica derivata dalla raffinazione del petrolio (distillazione, estrazione, conversione chimica) e/o di prodotti sintetici provenienti dalla liquefazione del carbone, da petrolio greggio, da carbone, gas naturale o biomasse.

Nel dettaglio si distingue e classifica gli oli minerali come:
  • Moah (Mineral Oil Aromatic Hydrocarbon cioè idrocarburi aromatici costituiti da uno o più anelli benzenici)
  • Mosh (Mineral Oil Saturated Hydrocarbon cioè idrocarburi saturi ramificati e non ramificati con formula generale CnH2n+2).

Caratteristiche e pericolosità dei MOAH e MOSH

I MOAH sono oli minerali cancerogeni e genotossici, mentre i MOSH tendono ad accumularsi nel corpo e a danneggiare il fegato. Questi rischi sulla salute sono stati valutati dal gruppo CONTAM (esperti sui contaminanti nell’ambito delle catene alimentari) dell’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare).

Inoltre, negli oli minerali MOSH e MOAH possono essere presenti idrocarburi policiclici aromatici o IPA, anch’essi cancerogeni e oli minerali raffinati ad uso alimentare o MORE. Ancora, tra gli oli minerali ci sono i polimeri oligomerici saturi (POSH), utilizzati per la sintesi di plastica come polipropilene o polietilene e le poli alfa olefine (PAO), principali costituenti degli oli di motori o lubrificanti.

Applicazioni e contaminazioni da olio minerale

Gli oli minerali sono applicati agli inchiostri per la stampa e i materiali di imballaggio ed entrano così a contatto con alimenti e prodotti, dal cartone alla carta riciclata migrano al cibo confezionato e portano a danni per la salute.

La contaminazione da olio minerale può comunque avvenire in qualsiasi fase della filiera. Le potenziali fonti di contaminazione sono numerose e ciò è dovuto all’esteso impiego di olio minerale, presente ad esempio in oli lubrificanti utilizzati nelle macchine per la movimentazione meccanica, in agenti di controllo delle polveri (in particolare nella lavorazione della colza e della soia), nei sacchi di iuta usati per il trasporto di semi e olive, che possono contenere fino al 25% di composti poliaromatici, in additivi usati nella fabbricazione delle plastiche, in oli lubrificanti presenti nelle latte di alluminio utilizzate come contenitori.

Oggi la “German Commodities Regulation” del 2011 limita i MOSH e MOAH presenti negli alimenti a:

  • 0,6 mg/Kg di alimento (contenuto di MOSH);
  • 0,15 mg/Kg di alimento (migrazione di MOAH).
Attualmente i metodi analitici di riferimento sono le norme ISO 11780:2015 – Grassi e oli animali e vegetali – Determinazione degli idrocarburi alifatici negli oli vegetali e UNI EN 16995:2017 Prodotti alimentari – Oli vegetali e prodotti alimentari a base di oli vegetali – Determinazione di idrocarburi saturi (MOSH) e idrocarburi aromatici (MOAH), derivanti da olio minerale, mediante analisi HPLC-GC-FID in linea.

Se vuoi maggiori informazioni su MOSH, MOAH e altri idrocarburi puoi contattare gli specialisti di Settala Gas, che da sempre lavorano con queste sostanze ponendosi come punto di riferimento nel settore.