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settala gas

Energia solare e CO2 per produrre idrocarburi "puliti"

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In Finlandia è nato un impianto pilota che lavora per ottenere combustibili alternativi a quelli di origine fossile e che si basa su energia solare, CO2 catturata dall’aria e idrogeno ricavato da reazioni chimiche di vario tipo. In questo modo si vogliono sostituire le risorse fossili tradizionali per la produzione di energia.

Il progetto Soletair è stato avviato già nel 2016 e ad oggi permette di ricavare 200 litri di combustibile con un processo di sintesi pulita e usando idrocarburi alternativi. Il modulo base dell’impianto è grande come un container da nave e permette di stoccare in modo flessibile e decentralizzato 80 litri di combustibile.

A questo si affiancano tre unità principali:

  • DAC, Direct Air Capture, che consente di catturare la CO2 emessa in precedenza nell’atmosfera;
  • Un’unità per produrre idrogeno per elettrolisi e alimentata da un parco fotovoltaico da 206 kWp, installato nel campus universitario;
  • un micro-reattore chimico, sviluppato dal KIT e poi esteso dalla start-up tedesca Ineratec: una Mobile Synthesis Unit (MOBSU) che può combinare CO2 e idrogeno per generare combustibili sintetici di vario tipo, dal gas naturale al gasolio e kerosene.
In particolare, il progetto parte dal fotovoltaico per arrivare a idrocarburi gassosi e liquidi sulla base delle reazioni chimiche nel micro-reattore, che lavora per eliminazione della CO2 e impiego dell’idrogeno.

L’idea degli scienziati è che si possa ottenere un ciclo chiuso per quanto riguarda le emissioni inquinanti, sfruttando il surplus di energia rinnovabile per alimentare l’intero impianto e ritirando con i sistemi DAC la CO2 emessa nell’atmosfera dai carburanti sintetici combusti nei motori di veicoli, navi e aerei.

La vera sfida: ottenere idrocarburi sostenibili

La volontà del progetto è quella di ottenere idrocarburi sostenibili e non di origine fossile, usando la CO2 catturata nell’aria e l’idrogeno per dar vita a reazioni chimiche che non emettono inquinanti e addirittura contribuiscono a ridurre l’effetto serra.

La prospettiva è quella di rendere gli idrocarburi puliti parte integrante della transizione energetica, anche se ad oggi restano alcuni nodi da risolvere:

  • produrre e commercializzare gli idrocarburi puliti su vasta scala a costi competitivi;
  • convincere gli investitori della fattibilità del progetto che rappresenta una scommessa vincente per un futuro ecologico dei trasporti.

PNRR e idrocarburi puliti: la sfida italiana

In Italia sono state definite le linee guida per la strategia italiana sull’idrogeno e i punti cardine comprendono: penetrazione al 2%, 8 milioni di tonnellate di CO2 emesse, circa 5 GW installati, ricadute occupazionali con 200 mila posti di lavoro temporanei e 10 mila fissi, fino a 10 miliardi di euro di investimenti, fino a 27 miliardi di contributo in termini di Pil.

Tuttavia l’idrogeno e gli idrocarburi puliti hanno un costo importante e per questo sono stati destinati 18,2 miliardi di euro del PNRR a energie rinnovabili, idrogeno e mobilità sostenibile. Intanto è già stato avviato il progetto di realizzazione della prima Hydrogen Valley italiana presso il Centro Ricerche Enea Casaccia, alle porte di Roma, un insieme di infrastrutture hi-tech per la ricerca e la sperimentazione lungo tutta la filiera dell’idrogeno: dalla produzione alla distribuzione, dall’accumulo all’utilizzo come materia prima per la produzione di combustibili puliti e come vettore energetico, per ridurre le emissioni di CO2 nell’industria, nella mobilità, nella generazione di energia e nel residenziale.

Nell’attesa che anche in Italia si producano idrocarburi puliti sull’esempio della Finlandia, è possibile rivolgersi a Settala Gas per la fornitura di gas idrocarburi ad elevata purezza per uso industriale. Contattaci per informazioni!