Idrocarburi in breve: formazione e utilizzi
Gli idrocarburi, a partire da quello più semplice ovvero il metano, si formano a determinate condizioni di temperatura e pressione presenti nella Terra e hanno un’origine abiotica. Gli idrocarburi sono composti da carbonio e idrogeno e queste molecole sono i principali costituenti del petrolio e del gas naturale. Studiando le proprietà termochimiche degli idrocarburi si possono analizzare le riserve di carbonio presenti sulla Terra e i cicli di formazione.
Le conoscenze di geologia hanno permesso di apprendere come quasi tutti gli idrocarburi derivino dalla decomposizione dei resti di organismi viventi sepolti sotto strati di sedimenti nella crosta terrestre, ma le molecole di metano si uniscono e concorrono poi alla formazione di idrocarburi di dimensioni maggiori.
I principali idrocarburi: petrolio e gas naturale
Il gas naturale si compone per oltre il 90% da metano e solo in piccola parte sono presenti altri idrocarburi tra cui etano, propano e butano. Oltre a questo nel gas naturale ci sono concentrazioni inferiori al 2-3% di H2S, He, N2 e CO2.
Le riserve di gas naturale presenti sulla Terra alla fine del 2004, ammontavano a circa 180.000 miliardi di metri cubi (mld m3); per 'riserve provate' si intendono le quantità accertate e recuperabili utilizzando le odierne tecnologie e rispettando i costi attuali. Oggi il timore di un esaurimento dei gas idrocarburi non è più così fondato, grazie al miglioramento delle tecnologie di estrazione e allo sviluppo di metodi di localizzazione più sofisticati, infatti, hanno in parte ridimensionato e posticipato l'incubo dell'esaurimento delle fonti di idrocarburi.
Il gas naturale si usa sia come fonte energetica, sia come materia prima dell’industria chimica e con il suo potere calorifico di circa 50.000 kJ/kg il gas naturale ricopre circa il 22,5% della richiesta energetica totale del pianeta, pari a 10,15 miliardi di tonnellate equivalenti di petrolio. L’impiego del metano come materia prima per l’industria chimica comprende la produzione del gas di sintesi (CO + H2) mediante la combustione parziale con ossigeno o lo steam reforming in cui viene fatto reagire con vapore in presenza di opportuni catalizzatori.
Il petrolio rappresenta il secondo idrocarburo più importante per l’attività umana e si compone per l’80% da idrocarburi alifatici e per il 20% da idrocarburi aromatici. Gli alifatici sono alcani lineari o ramificati (paraffine) e cicloalcani (nafteni), mentre gli aromatici hanno come capostipite il benzene.
Inoltre, la composizione del petrolio varia in base alle caratteristiche del giacimento e alla concentrazione dei diversi elementi.
Per cosa si usano gli idrocarburi?
Le molecole degli idrocarburi sono alla base della versatilissima chimica organica industriale, in particolare della petrolchimica, che fornisce prodotti indispensabili in molti settori (plastica, prodotti, farmaceutici, prodotti agricoli).
Gli idrocarburi più importanti per uso domestico e industriale sono sicuramente gli alcani (etano, propano, butano, pentano, ecc…, o frazioni petrolifere grossolane denominate virgin nafta e/o gasoli) e gli alcheni (etilene, propilene, butene, isobutene, butadiene) sono utili per la sintesi di altri composti e per la produzione di materie plastiche e gomme.
Gli idrocarburi con atomi di carbonio da C4 a C10 sono impiegati come carburanti per autotrazione; quelli da C9 a C16 come carburanti avio e per autotrazione; infine, come carburanti per motori Diesel, gli idrocarburi con un numero di atomi di carbonio compresi tra C15 e C25.
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