Gasolio: un idrocarburo che forse non conosci abbastanza
Forse non lo sai, ma il gasolio è una miscela di idrocarburi liquidi che si ottiene dalla distillazione del petrolio greggio e viene usata come combustibile per i motori Diesel, per il riscaldamento e per la produzione di energia elettrica. La qualità dipende dalle caratteristiche del greggio e dalle tecniche di produzione, anche se nella maggior parte dei casi il gasolio autotrazione è conforme alla norma EN90.
Quali sono le caratteristiche principali del gasolio?
Il gasolio in qualità di idrocarburo presenta alcune caratteristiche principali, che vediamo ora.
- 1. Numero di cetano: si tratta della capacità di auto-accensione e influenza l’avviamento a freddo del motore, il rendimento e la rumorosità. La normativa prevede che il gasolio usato come combustibile abbia un valore di cetano superiore a 51.
- 2. Proprietà a freddo: in questo caso si analizza il punto di intorbidamento, ovvero la temperatura a cui il gasolio diventa opaco per la formazione di cristalli di paraffina. Il CFPP (Cold Filter Plugging Point) indica il valore di temperatura a cui il gasolio intasa il filtro e varia a seconda della stagionalità: 0° C in estate e -10° C in inverno.
- 3. Potere lubrificante: questo dato è influenzato dalla presenza di zolfo, altamente inquinante e che negli ultimi anni è stato ridotto fino al valore massimo di 10mg/kg. La minor lubrificazione dovuta alla minore presenza di zolfo viene compensata dal biodiesel e dall’uso di additivi.
- 4. Combustione: un ridotto indice di cetano porta ad una combustione non ottimale e alla formazione di residui e depositi, oltre che ai maggiori consumi e prestazioni. Per questo al gasolio si aggiungono additivi che aumentano le prestazioni e permettono di tenere puliti iniettori e contrastare la formazione di biofilm e la carica batterica.
- 5. Stabilità: nel caso sia bassa il gasolio si degrada velocemente e si assiste alla formazione di una patina con sedimenti insolubili e sedimenti aderenti. Anche in questo caso la soluzione è rappresentata da un additivo stabilizzante che contrasta la degradazione del gasolio e diminuisce la necessità di manutenzione a serbatoi e motori.
Cosa è il FAME
Con FAME (Fatty Acid Methyl Esters) o biodiesel si intende una miscela di esteri ottenuti mediante un processo di trans-esterificazione di acidi grassi di origine vegetale con alcool metilico. Il gasolio contiene al suo interno fino ad un massimo del 7% di FAME e in questo modo aumenta la sua capacità di assorbire l’umidità nell’aria e nella cisterna. Grazie al potere igroscopico l’umidità si trasforma in acqua, che crea l’habitat ideale per i batteri.
Per questo il gasolio con FAME è meno duraturo delle altre tipologie di gasolio e soggetto ad elevata degradazione.
Quali sono i contaminanti del gasolio
Una delle problematiche principali correlate all’uso del gasolio è la presenza di contaminanti, che si dividono in liquidi, solidi e batterici.
Il principale contaminante liquido è l’acqua, che porta a ruggine e usura di pompe e iniettori e impedisce al gasolio di bruciare. Per questo il contenuto massimo è di 200 mg/kg e oltre questo valore il gasolio si presenta opalescente e si rischia il blocco del motore.
Tra i contaminanti solidi ci sono sabbia e polveri che usurano e ostacolano il corretto flusso del sistema di alimentazione. Anche in questo caso la normativa EB 590 indica il valore massimo del contaminante solido in 24 mg/kg.
Infine ci sono i contaminanti batterici, ovvero batteri, funghi e muffe che intasano i filtri e occludono gli iniettori e gli altri componenti del sistema di alimentazione. La formazione di batteri si ha a partire dai 15° C e per questo è poco frequente nei serbatoi fuori terra e non servono additivi per contrastarla.
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