Consumo di energia nel mondo: qualche dato
Quando si parla di consumo di energia mondiale in economia ci si riferisce alla misura di utilizzo dell’energia prodotta dal carburante o dall’elettricità, ma anche alla sua produzione mondiale dalle varie fonti energetiche. In fisica, invece, il consumo di energia implica un aumento di entropia, in accordo con il secondo principio della termodinamica. Questo principio afferma come l'utilizzo di energia tenda inesorabilmente alla dispersione e conseguente riduzione delle possibilità di utilizzo della stessa.
Inizialmente ai primi stadi di sviluppo di una società i consumi energetici sono correlati all’aumento della qualità della vita, ma superati i 110GJ pro capite questa relazione perde valore.
Ad ogni epoca la sua fonte di energia
I consumi di energia sono aumentati con la rivoluzione industriale e nel 1890 il consumo di carburanti fossili eguagliava il combustibile da biomassa bruciato nelle case e nell’industria. Per curiosità si deve sapere che nel 1900 il consumo di energia globale ammontava a 0,7 Terawatt anno.
Negli ultimi 40 anni, invece, è aumentato l’uso dei combustibili fossili che forniscono l’86% dell’energia consumata nel mondo. Vediamo di conoscere meglio i consumi mondiali delle diverse fonti energetiche.
Consumo di combustibili fossili
Il 20° secolo ha visto il rapido incremento dell’uso dei combustibili fossili e proprio il carbone è stato alla base della rivoluzione industriale del XVIII, XIX e XX secolo. Questo combustibile era usato per scaldare l’acqua, generare vapore e muovere la locomotiva e le turbine a vapore nei primi anni del 1900, mentre poi è usato per generare energia elettrica e favorire la propulsione delle turbonavi.
Oggi il carbone è una delle fonti energetiche più inquinanti perché durante la combustione emette ingenti quantità di CO2 e anidride solforosa oltre a metalli pesanti. Oggi nel mondo il 25% dell’energia elettrica è prodotta da impianti a carbone, in particolare in Asia e in Cina.
Consumo di petrolio
La storia del petrolio come combustibile inizia nel XX secolo quando la Royal Navy britannica lo usa per muovere più velocemente le turbonavi a vapore oltre ad ottenere una spinta al galleggiamento. L’uso del petrolio come combustibile fossile vive una crescita dal 1920 fino allo shock petrolifero del 1973 e del 1979 e oggi la maggior parte dei Paesi OCSE si punta principalmente su carbone, nucleate e idroelettrico per generare elettricità e aumentare l’efficienza energetica.
Ad oggi il consumo mondiale di petrolio ammonta a 87 milioni di barili al giorno e dati i prezzi elevati solo Cina, Iran e USA riescono a investire nelle riserve di questo combustibile. In Italia sono molte le raffinerie di petrolio che processano questo combustibile per produrre benzina per l’autoconsumo o l’esportazione e i residui (olio combustibile in primis) sono usati ancora oggi per generare elettricità.
Consumo di energia nucleare
Nel 2005 l'energia nucleare costituiva il 6,3% della fornitura globale di energia primaria. La produzione di energia elettro-nucleare nel 2006 ammontava a 2.658 TWh, che era pari al 16% della produzione di energia elettrica mondiale. Nel novembre 2007, nel mondo vi erano 439 reattori in funzione 104 USA, 59 Francia, 55 Giappone, 31 Russia), con una capacità totale di 372.002 MWe, questa produzione copre il 6,4% di tutta l'energia prodotta nel mondo, e il 15% dell'energia elettrica mondiale.
Consumo di energie rinnovabili
Nel 2004, le energie rinnovabili fornivano attorno al 7% dell'energia consumata nel mondo. Nel 2005 il totale dei nuovi investimenti era stimato attorno 38 miliardi (38 x 109) di dollari USA. La Germania e la Cina guidavano la graduatoria nel 2005, con investimenti di circa $ 7 miliardi ognuna, seguiti dagli Stati Uniti, dalla Spagna, dal Giappone, e dall'India. Questo ha comportato un incremento della potenza installata pari a 35 GW.
Proprio il 21° secolo è quello che ha visto la maggiore crescita di investimenti e consumo in energie rinnovabili e nel 2008 l’energia da queste fonti copriva il 19% del fabbisogno energetico mondiale, con i nuovi investimenti che nel 2009 ammontavano a 150 miliardi di dollari americani per un incremento solo in quell’anno della capacità nominale di 80GW.
I consumi di energia in Italia nel 2022
Secondo l’Analisi trimestrale del sistema energetico italiano pubblicata da ENEA, «Consumi di energia ancora in crescita nel I trimestre 2022 (+2,5%), in aumento per il 5° trimestre consecutivo, sebbene ancora inferiori ai livelli pre-pandemia. In crescita anche le emissioni di CO2 (+8% circa) per il maggior utilizzo di fonti fossili (+7% circa) dovuto alla contrazione dell’import di energia elettrica (-20,5%) e delle rinnovabili elettriche (-9,5%), penalizzate dal crollo dell’idroelettrico (-40%) non compensato dall’incremento di eolico e solare (+11%)». A questi livelli, per rispettare i nuovi obiettivi europei Fit for 55 (riduzione al 2030 del 55% delle emissioni nette dell’Ue rispetto al 1990) sarà necessario un taglio di oltre 100 milioni di tonnellate di CO2 nei prossimi otto anni.
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