Aria condizionata: la storia raccontata da Settala Gas

Alcuni la amano, altri la odiano. C’è chi nei mesi estivi la tiene accesa a ogni ora e chi non la accende dicendo che fa ammalare e venire il mal di testa. Parliamo dell’aria condizionata, essenziale per trovare sollievo nelle giornate più calde dell’estate.
Sicuramente l’aria condizionata ha migliorato la vita delle persone anche se ha contribuito ad aumentare consumi energetici e inquinamento, peggiorando la sensazione di caldo percepita nelle grandi città. Eppure l’aria condizionata non nasce per portare sollievo e miglioramenti alla vita umana, ma per aumentare la produttività di una vecchia tipografia di New York.

Come è nata l’aria condizionata

Tra fine ‘800 e inizio ‘900 gli Stati Uniti vissero due estati particolarmente calde, che misero in pericolo il lavoro della Sackett-Wilhelms Lithographic and Publishing Company. L’umidità estiva ingrossava le pagine e sbiadiva l’inchiostro rovinando la stampa e portando all’azienda importanti perdite economiche.
Si decise, quindi, di raffreddare l’aria migliorando le tecniche usate nei secoli precedenti. Nel 1902 Willis Carrier progettò un macchinario con ventilatore che soffiava aria da bobine riempite di acqua fredda, da posizionare accanto alla macchina tipografica. In questo modo anche gli operai potevano lavorare in un ambiente più confortevole.
Tuttavia, nel 1922 Carrier inventò un nuovo sistema più efficiente e che può essere considerato il primo vero condizionatore della storia, chiamato Centrifugal Refrigeration Compressor. Da ora in poi la tecnica si diffonderà negli stabilimenti industriali USA migliorando la produttività dei lavoratori.

Dalla fabbrica al cinema e alle abitazioni private

A inizio 1900 i cinema offrivano divertimento a poco prezzo, ma l’aria al loro interno era viziata e maleodorante. Per questo dagli anni Venti si iniziarono a installare sistemi di aria condizionata anche nelle sale e questo aprì la strada alla diffusione del condizionatore nelle case private a partire dal secondo dopoguerra negli USA e più tardi in Europa.
Nel 1945 la rivista Life dedicò un approfondimento a questa tecnologia considerata un lusso a prezzi modici. Non a caso negli USA, dove l’aria condizionata è usata a temperature davvero basse – l’87% delle case la ha installata. Per molti tuttavia, soprattutto nella seconda metà del 1800, raffreddare l’aria era un affronto a Dio. I primi sistemi di aria condizionata proposti nel 1700 e 1800 avevano una tecnica simile a quella usata da Carrier, ma erano visti con diffidenza e usati solo per fare sollievo ai malati.
Solo nel 1900 gli scrupoli morali perdono rilevanza e viene meno la diffidenza nei confronti dell’aria condizionata, che negli anni Venti e Trenta comincia ad essere venduta alle grandi masse. Una curiosità?
In un’intervista Carrier disse che immaginava un futuro con un “uomo d’affari medio che si svegli piacevolmente riposato, dopo aver dormito in una stanza con l’aria condizionata; che poi viaggi in un treno con l’aria condizionata; e che infine vada a lavorare in un ufficio con l’aria condizionata”. Si tratta di una situazione che noi oggi viviamo ogni giorno.

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